Vaticano: dai 30 Denari ai 30 Milioni. L’Idi e le manovre occulte


Trenta milioni da far arrivare al Bambino Gesù per poter acquistare l’Idi. Un’operazione «da tenere nascosta a papa Francesco», portata avanti dal cardinale Giuseppe Versaldi e da Giuseppe Profiti, ex presidente dell’ospedale pediatrico. Entrambi un anno e mezzo fa nominati, come ultimo atto del pontefice Ratzinger, a rappresentanti legali della Congregazione pontificia che gestisce l’istituo dermopatico dell’Immacolata.

I due, nominati appunto per risanare l’Idi travolti dallo scandalo del dissesto, avrebbero invece, per gli inquirenti, agito secondo «trame occulte» e «attività criminali». Con un’operazione opaca per diventare di fatto padroni di un ospedale.

Bergoglio, il gesuita tradito.
Bergoglio, il gesuita tradito.

Occorre fare un passo indietro per comprendere cosa era accaduto all’Idi prima del loro arrivo. L’inchiesta della procura di Roma, per il dissesto economico del nosocomio dermatologico, si è conclusa con quaranta indagati e 144 capi di imputazione. Nell’aprile 2013 ai domiciliari finirono padre Franco Decaminada e il suo braccio destro Antonio Nicolella; in carcere il direttore amministrativo Domenico Temperini. Le indagini del nucleo tributario della Finanza portarono alla luce i sistemi con cui la Provincia italiana della Congregazione dei figli dell’Immacolata Concezione – a cui facevano capo l’Idi, il San Carlo di Nancy e la clinica Villa Paola – gestiva il gruppo sanitario, accertando un passivo pari a 845 milioni di euro, distrazioni per oltre 82 milioni, un indebito utilizzo dei fondi pubblici per più di sei milioni. I reati legati alla spoliazione dell’Idi sono false fatturazioni, infedele dichiarazione, occultamento e distruzione della contabilità, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita aggravata, riciclaggio, false comunicazioni sociali e malversazione. Furono intercettati flussi finanziari da e per i paradisi fiscali (Panama, Svizzera e Liechtenstein): in un caso anche dagli Stati Uniti, con destinazione finale l’isola di Man.

Torniamo al commissariamento e al passaggio di mano dell’Idi. Con Papa Benedetto dimissionario, Bertone si muove sull’ Idi con decisione. Il Segretario di Stato firma il decreto con cui nomina il cardinale Giuseppe Versaldi delegato Pontificio con poteri di commissario straordinario sulla Congregazione dei Figli dell’ Immacolata Concezione. L’idea è quella di creare le condizioni perché in tempi brevi i “Monti di Creta” e il “San Carlo” vengano venduti a privati “vicini” alla Santa Sede con l’impegno tacito a conferirli poi a una nuova struttura – il Policlinico Vaticano – che, con il Bambin Gesù, sarebbe dovuto diventare il nuovo polo sanitario vaticano. È un’ipotesi vista come fumo negli occhi dalla Cei (che possiede il Policlinico “Gemelli”) e dall’ Opus Dei (proprietaria del Campus biomedico). Ma è un’ ipotesi che Bertone insegue da tempo. Per farlo ha bisogno di piazzare gli uomini giusti: i suoi. Versaldi appunto che aveva nomina suo delegato vicario per l’Idi Giuseppe Profiti, che, a sua volta, nominò quale suo sub-delegato Massimo Spina, direttore dell’ospedale pediatrico (in quel momento, Profiti era infatti “macchiato” da una doppia condanna per turbativa d’ asta che la Cassazione trasformerà in assoluzione).

Nell’intercettazione del dicembre 2013 Profiti parla direttamente col cardinal Bertone informandolo che quei 30 milioni della legge di stabilità sono arrivati (al Bambino Gesù) e che «serviranno, diciamo, per salvare l’Idi». La procura farà luce.12_2_are_f1_50_a_resize_526

Federica Angeli